Insù la Torre Eiffel

Non si può andare a Parigi senza visitare la Torre Eiffel… ma quando hai a tua disposizione poco tempo non puoi perdere ore ed ore in fila per salire, significa saltare altri monumenti, statue, musei, parchi, Brico center… Giunti in albergo la prima sera noto una coda che parte dalla sala buffet, informatomi nel mio impeccabile francese (“Escus, ches chessè cul fil da parsun? Par plesì) mi dicono essere la fila per salire sulla Torre Eiffel.
La mattina del 31, giunti sotto la Torre, che secondo una mia stima ad occhio realizzo essere alta 1000-1200 metri, decidiamo di salire ma evitando la fila… ma come? Dopo una mezz’oretta di tentativi abbandoniamo il piano di Olly: saltare alto alto alto. Paddy dopo aver digerito rumorosamente (segno di attività mentale fremente) propone di sviscerare Treno e si lanciare le sue budella sulla Torre in modo poi da arrampicarci su di esse…. Appare subito evidente che il piano è irrealizzabile, ma ormai in parola lo sbudelliamo comunque e facciamo un’abbondante colazione.
Data la situazione critica mi pongo personalmente al comando del settore creativo… Dopo una lunga trattativa con tutti i gabbiani della Senna riesco a trovare una soluzione, loro ci condurranno in volo fino in cima. In cambio ho dovuto offrirgli tutti gli album originali di Albano e Romina Power, tutti i punti che avevo sulla tessera del Carrefour, una figurina di Recoba, un dado da gioco, un dado Knorr e l’usufrutto sulla Danimarca. Gli offro anche i resti della carcassa di Treno ma loro rifiutano…. Disgustati. Così in sole 15 ore siamo in cima alla Tour Eiffel, la coda era di 2 ore! Per scendere invece abbiamo dovuti buttarci…. Ma bastava mirare di sotto i turisti più grassi….