Calcio in crisi

Prima ero in cucina che stavo imburrando delle talpe (il gatto dei vicini ne prende in quantità industriali e a me spiace buttarle vie, che poi sembra che non si dà valore al suo lavoro), suona il citofono, era Petrucci, il presidente Figc non quello dei Dream Theater, che mi fa “Ascolta Shulz, sei sobrio oggi? Possiamo fare qui la riunione della Figc? A casa nostra abbiamo paura di casini vari… qui invece gli ultras non vengono che hanno paura di tuo nonno!”.
Ovviamente tutte scuse…. Quelli lì da soli non combinano mai una mazza e sono corsi da me in cerca di qualche idea brillante per risolvere il problema, ma fino alle grappe non si è risolto granché: biglietti nominativi, stop alle trasferte, pene più severe, stop alla sambuca in curva ecc… le solite idee preconfezionate. Dopo 5-6 bottiglie di grappa e dopo aver finito le mie scorte decennali di brandy sono finalmente uscite delle idee “valide”:

• Crocifissione di un ultrà a sorteggio in ogni partita…. Per far capire che si è incazzati
  
• Lasciare la tifoseria in trasferta a km. 15 dallo stadio… Così quando arrivano allo stadio sono stanchi e si guardano la partita seduti calmi e pacifici


• Mettere in mezzo alla curva un orso grizzlie addormentato di 3 quintali… In modo tale che non facciano rumore nella paura di svegliarlo (il grizzlie ha tipicamente un carattere intrattabile appena sveglio, da cui il detto “Non fare l’orso!”)


• Ai tifosi violenti dare gli arresti domiciliari, ma a casa di famigerati omosessuali superdotati… e nella doccia niente sapone-liquido, ma la cara e vecchia saponetta scivolosa


• Trasmettere prima della partita 2-3 canzoni di Biagio Antonacci, poi lo speaker annuncia: “Se rompete i coglioni vi faccio ascoltare tutto l’album”
  

Abbiamo concluso la riunione con Pescante e la Melandri che rifacevano il ballettino di Beyoncé e Shakira in Beatiful Liar.